Bacheca online

Questa sezione raccoglie le lettere ricevute dai genitori, utili a instaurare dibattiti o semplicemente per testimoniare e rassicurare chi, in questo momento, sta attraversando momenti difficili.

Di seguito troverete le lettere già pubblicate, ma è anche possibile inviare la propria o rispondere ai messaggi presenti in bacheca. Per motivi di riservatezza le e-mail pervenute verranno valutate e successivamente pubblicate.

 

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Messaggio inviato il 25/03/2013


il mio nome e antonio volevo condividere il mio problema con altre persone che anno vissuto e che vivano ancora oggi quella fantastica stagione che e l estate non riesco a darmi pace e + forte di me ma le magliette a mezze maniche mi mandano in depressione spero di non aver dato 1 brutta impressione dimenticavo il mio problema e 1 paresi ostetrica braccio sin spero che quacuno mi risponda x condividere e x tirarci su di morale

 

 

Messaggio inviato il 25/03/2013


il mio nome e antonio volevo condividere il mio problema con altre persone che anno vissuto e che vivano ancora oggi quella fantastica stagione che e l estate non riesco a darmi pace e + forte di me ma le magliette a mezze maniche mi mandano in depressione spero di non aver dato 1 brutta impressione dimenticavo il mio problema e 1 paresi ostetrica braccio sin spero che quacuno mi risponda x condividere e x tirarci su di morale

 

 

Messaggio inviato il 24/03/2013

ciao sono francesco vorrei sapere un specialista x il plesso bachiale x mia figlia che appena 2 mesi, grazie

Gentile Signor Francesco ,
il Dr. Filippo Senes reparto di ortopedia del Gaslini di Genova potrà ceratmente aiutarla in quanto è al momento lo specialista che ha maggior esperienza ed ha maturato competenze di alta specialità ripsetto alla paralis del plesso brachiale . Il suo numero è 3482259500.
Se desidera parlare con me io sono federica Gismondi e il mio n è 3408963170.
Mi faccia sapere

 

 

Messaggio inviato il 19/03/2013

Ciao Federica, sono Tiziana la mamma di Mattia. E' molto che non scrivo ma ho sempre letto la bacheca.
Volevo solo informarti che finalmente la chiamata per Mattia è arrivata........verrà operato il 4 aprile.....sono sicura che andrà tutto bene, perchè Senes è molto bravo, ma l'ansia non mi molla......fortunatamente Mattia ha preso l'intervento gioiendo e questo per me non è poco.
Tiziana

Ciao Tiziana ,
finalmente al Gaslini le cose si muovono. Per quanto riguarda la professionalità siete nelle mani migliori e son sicura che tutto andrà benissimo. I nostri figlio sono più forti di noi ,non so perchè ma forse è meglio cosi. In bocca al lupo per tutto. Grazie . federica

 

 

Messaggio inviato il 17/03/2013


vorrei parlare con persone con il mio stesso problema cioe 1 paresi o.s b sx la mia eta e di 42 anni

 

 

Messaggio inviato il 13/03/2013


buongiorno, ho 51 anni ho la paralisi ostetrica, sino a pochi anni fa riuscivo a utilizzare il braccio sinistro quasi completamente adesso ogni notte mi sveglio dal male e lo sento come morto, volevo chiedere se è meglio rivolgermi ad un fisiatra oppure ad un neurologo? vi ringrazio infinitamente. laura

RISPONDE IL DR. NUNZIO CATENA OSPEDALE GASLINI GENOVA

gentle signora,
credo che i problemi da lei descritti meriterebbero un approfondimento presso un ortopedico, magari specializzato in patologia della spalla, in quanto è abbastanza verosimile che possano dipendere da iniziali alterazioni degenerative sia dell'articolazione che delle parti molli circostanti, soprattutto dei tendini della cuffia dei rotatori.
Cordiali saluti

Dr. Nunzio Catena

 

 

Messaggio inviato il 08/03/2013

ciao federica sono susanna la mamma di maya..ci siamo sentite ieri per telefono!!!io scrivo innanzitutto per ringraziare te che hai "fondato" questo sito perchè è grazie a questo sito che ho conosciuto i due fratelli "salvatori" di mia figlia!!! il primo filippo senes che ha dato una speranza in più al movimento del suo braccino e ilsecondo rodolfo per aver portato ad un buon esito la richiesta di danni all ospedale di c.....
quando è nata maya 3 anni e mezzo fa nn sapevo dove sbattere la testa ..nessuno sapeva niente ..e nessuno ci diceva niente...poi il faro nella notte è stato questo sito e le persone che ci sono dietro..grazie 1000!!!!
un abbraccio a tutti e dato che oggi è la festa delle donne auguri a tutte le donne e soprattutto auguri a tutte le principesse guerriere che ogni giorno convivono con la p.o.

Grazie a te che ci hai ricordato quanto sia importante lottare per i nostri figli così provati; ci hai testimoniato che affermare la verità significa cogliere la sfida della vita con forza e passione .
Noi tutte mamme di bambini con paralisi ostetrica abbiamo imparato a sostenere la fatica dandoci coraggio l'una con l'altra e per noi la tua vittoria è anche un pò nostra!!!
GRAZIE
Un forte abbraccio .
Federica Gismondi

 

 

Messaggio inviato il 06/03/2013

ciao a tutti,è un bel po che non vi scrivo,ma ho sempre letto la "nostra"bacheca,per tenermi informata..ormai melissa ha quasi 7 anni,è molto bella,intelligente e muove il braccio,si in maniera diverrsa dal destro,ma non lo esclude da nassuna azione o mvimento...l'unico dubbio è che si lamenta sempre che ha mal di testa e capogiro.abbiamo fatto tante visite neurologiche,accompagnate da elettroencefalogramma,e vari esami del sangue,visite cardiologiche e fisiatriche,oculistiche....ma non si riesce a dare una spiegazione.....PUO'LA PARALISI OSTETRICA CAUSARE CIO'???melissa ha una sofferenza radicolare radici C5.C6 sn ..in prevalenza C5.....grazie baci......

Gentilissima giro la sua email al medico del Gaslini che può darle risposte corrette . A presto .
Federica Gismondi

RISPONDE IL DR . NUNZIO CATENA OSPEDALE GASLINI GENOVA
Gentile signora,
non credo che la sofferenza radicolare C5-C6 possa essere la causa delle cefalee riferite dalla bimba, in quanto il danno neurologico è di tipo periferico mentre le cefalee hanno di solito una causa centrale.
Cordiali saluti

Dr. Nunzio Catena
nunziocatena@ospedale-gaslini.ge.it

 

 

Messaggio inviato il 03/03/2013

salve..io sn rossella la mamma di nicole 3 anni affetta da paralisi ostetrica..io vorrei sapere se potete consigliarmi un bravo ortopedico dell'ospedale bambin gesu' di roma perke'dovrei fare la visita di controllo la' a mia figlia..grazie...
Nessun virus nel messaggio.

Gentile Signora non conosco uno specialista di paralisi ostetrica al Bambini Gesù ; a Roma posso indicarle

Prof. Alain Gilbert
www.institutdelamain.com
gilbert@gsante.fr
agilbert@wanadoo.fr
www.obstetricalpalsy.net
ROMA
Casa di cura Quisisana : tel. 0680958342

Dr. Piero Raimondi
Tel: 0331 393203
Studio : 02 76002122
pieroraimondi@tin.it
www.obstetricalpalsy.net
ROMA
Casa di cura Quisisana
Tel. 0680958342
Cordialità
FEDERICA GISMONDI

 

 

Messaggio inviato il 03/03/2013


Salve,sabato mia moglie mi ha dato alla luce un bellissimo bambino di 4,060kg,maschietto ma quando sembrava tutto ok mi hanno detto che aveva un leggero stiramento alla spalla,e che entro 10,15 giorni sarebbe passato tutto. In un primo momento sembrava tutto ok ma poi andando a curiosare su internet,l'Ansia. dal libretto sanitario che ci ha dato la pedriata infatti non c'è scritto frattura oorottura della clavicola che da quanto ho letto è meno pericolosa,ma propio paresi plesso brachialedx come temeco.Sono passati ormai 7 giorni e il bambino lo muove ogni tanto ma non come quello sano,chiude e apre la manina anche con una bella stretta e quando mia moglie gli toglie il pannolino,ogni tanto nello sforno alza anche lievemente il gomito.La cosa che a me fa paura è che con la manina non arriva come quella sana alla bocca.Cosa fare?Aspetto con ansia una vostra risposta.

Gentile Signore,
io sono Federica Gismondi , presidente dell’associazione; da quanto mi racconta sembra che vi sia un interessamento del plesso brachiale e se sia stiramento cioè stupore del nervo (risolvibile in breve ) o altro di più serio deve verificarlo presso il Gaslini di Genova reparto di ortopedia Dott. Senes che da 20 anni è specializzato in questa patologia. Solitamente nei primi tre mesi di vita facendo la fisioterapia appropriata si vedono miglioramenti che permettono di valutare l’eventuale presenza del danno. Se anche vi fosse danno lei mi parla di una mano che stringe forte e questo è un buon segno significa che comunque i nervi che riguardano la mano non sono compromessi .Però si faccia coraggio e resti lucido , faccia fare le valutazioni al Gaslini in modo da appurare quanto è accaduto e che cosa abbia il suo bimbo; verrà prescritta la terapia fisio adeguata e il bimbo sarà sottoposto a un controllo fra tre mesi che possa togliere ogni dubbio.
Il fatto che muova il braccio potrebbe essere dato dall’uso di muscoli supplenti ma è comunque un segno incoraggiante. In ogni caso sono disponibile a parlarle : cell 3408963170 o 0131772371
Siate forti : è una patologia che anche nei casi più gravi può essere affrontata con strumenti adeguati. Non siete soli .
federica

 

 

Messaggio inviato il 26/02/2013

Buongirno a tutti, mi chiamo SIlvia e ho 31 anni.
Una settimana fa ho fatto una visita a Roma dal dottor Gilbert il quale mi ha propsto 2 tipi di interventi:
uno per acquisire delle torsioni che adesso non faccio (intervento che lui mi ha presentato come di routin, sicuro e senza particolari rischi); uno per acquisire qualche grado di estensione (la fattibilitù di questo intervento è però subordinata all'esito di una tac che devo ancora fare).
L'intervento per la rotazione (che nessuno mi aveva mai proposto in passato) prevede il taglio della parte superiore dell'omero, che dovrebbe essere ruotato e fissato con una placca e viti. Se non ho capito male la placca dovrebbe essere tenuta per 6 settimana quindi sarebbe necessarie altre 6 settimane per un recupero completo del braccio.
Volevo sapere se qualcuno della mia età (più o meno) ha subito lo stesso interbento, con quale medico e come è andata?

Per completare il mio quadro: Conduco una vita normale, guido, e faccio nuoto. Stendo il braccio destro al massimo di 90 ° e ho limiti su alcune torsioni. Non riesco per esempio a mangiare con la dx mantenendo il gomito basso, non riesco a togere completamente il palmo della mano verso l'alto...

Spero possiate darmi quache suggerimento per decidere se fare o meno l'intervento

Cari amici la Sig.ina Silvia chiede di condividere l'esperienza di chi ha già fatto questo tipo d'intervento. per parte mia posso solo consigliarle eventualmente, come si fa in questi casi , di chiedere un altro consulto ad un altro specialista .
Mio figlio non ha mai fatto questo tipo d'intervento ma devo dirle che tutti gli interventi che ha fatto compreso l'ultimo hanno portato grossi miglioramenti ; anche lui aveva il braccio flesso e adesso mette la mano nella tasca dei jeans. Devo anche dire che il Prof. Alain Gilbert è specialista a cui si può dare grande affidamento.
Le faccio i migliori auguri nella speranza che qualcuno dei soci le risponda , ma le consiglio anche di provare a chiedere all'associazione "ragazzi del plesso" composta da persone che per un incidente o altro hanno avuto da adulti la lesione del plesso; è possibile che qualcuno si sia già sottoposto a questo tipo d'intervento.
Federica Gismondi

RISPOSTA DEL DR.NUNZIO CATENA OSPEDALE GASLINI GENOVA

Gentile signora,

l'intervento propostole è una osteotomia di derotazione dell'omero, tramite la quale è possibile migliorare le rotazioni della spalla; la placca con le viti di solito va mantenuta per circa un anno, mentre probabilmente le 6 settimane di cui le ha parlato il prof Gilbert si riferiscono all'iniziale periodo di immobilizzazione superato il quale si effettua un pò di fisioterapia..
Per quanto riguarda il miglioramento dell'estensione immagino si riferisca al gomito; in questo caso è possibile eseguire un intervento che può portare ad un incremento dell'estensione, ma la cui fattibilità è subordinata alle caratteristiche scheletriche del gomito stesso.
Cordiali saluti.

Dr. Nunzio Catena

 

 

Messaggio inviato il 26/02/2013

buongiorno a tutti,
oggi vi scrivo per avere delle informazioni, tra 6 mesi quasi sicuramente mio figlio dovrà operarsi, l'intervento riguarda gli estensori del polso che purtroppo sembrano non aver ripreso!
dovrà quindi sopperire alla mancanza del nervo estensore con gli altri nervi della mano che invece sembrano essere buoni, volevo sapere se c'era qualcuno che ha affrontato questo tipo di intervento e che sa darmi un po' di delucidazioni sul pre e post operatorio.
Mio figlio ha 13 mesi, quindi l'intervento dovrà farlo diciamo verso 19-20 mesi!
grazie e buona giornata a tutti.

Cari genitori ,
se avete qualche informazione potete rispongere a questa e-mailper favore? Grazie
federica gismondi

 

 

Messaggio inviato il 22/02/2013

Chiedo a tutti di pregare per la piccola Chiara di appena 10 giorni, mancata in queste ore e per i suoi genitori ...
Vi ringrazio.
Federica Gismondi

 

 

Messaggio inviato il 22/02/2013

Buonasera Federica

Come andiamo la riabilitazione? Vi ho visto su Facebook e spero un giorno si possa incontrarci di persona.

Volevo fare un commento sul vojita, noi abbiamo provato a farlo e direi che è da evitare, primo perché il nostro bambino piangeva tutto il tempo, quando poi dovevo fargli le stesse cose a casa la mia giornata cambiava radicalmente... abbiamo seguito la strada della chirurgia e siamo contenti, al primo intervento T. aveva 6 mesi e non ricorda nulla, il secondo fatto a 3 anni, non ha fatto una piega, giocava sempre... all'ussl qui da noi facciamo il metodo perfetti, e lui ci va' molto volentieri gioca e impara ad usare il braccio.

Grazie e a presto.

Saluti
Paolo Giulia Tommaso e Mattia

Io mi scuso perchè sono molto imbranata e non ho ancora imparato ad usare facebook... ho bisogno che qualcuno dei miei figli mi faccia da badante. Allora devo raccontare che per Andrea , ma devo dire anche per me, l'intervento è stato pesante; però guardi gli effetti si sono visti subito: appena operato aveva già 10 gradi in più; ora dopo 6 settimane di tutore ha altri 10 gradi, per un totale di 20 gradi di estensione che possono aumentare ; ciò significa che può mettersi la mano in tasca, cioè nella tasca dei Jeans e per lui è una gran cosa ; il braccio stà riprendendo forza e sembra che non abbia perso gradi nella flessione , e anche questa è una cosa importante.Riesce anche meglio la pronosupinazione che prima era quasi assente. Adesso fa fisio passiva e comincia ad andare in palestra per riprendere a muovere bene la spalla ferma ormai da 2 mesi.Qualche problema lo stanno dando le ciccatrici che stanno facendo aderenze e per questo fa anche massoterapia sulle ferite. L'umore di Andrea dopo aver tolto il tutore è molto migliorato e mi sembra che stia meglio.
Andiamo avanti con determinazione , anche se devo dire che , di nascosto , mi scivola via qualche lacrima ..sarà l'età.. comunque per lui la chirurgia è stata indispensabile e gli ha consentito una vita autonoma .Ho paura che nel tempo crescendo, cioè sui 30-40 anni abbia molto dolore , come mi riferiscono molte persone adulte che sono plesso lese; stòpensando che si debba affrontare questo problema al convegno di ottobre ed ho chiesto al primario di fisioterapia pediatrica di Alessandria di fare un intervento in tal senso.
Vi ringrazio e mando un bacio grande a Mattia.
Federica

 

 

Messaggio inviato il 22/02/2013

Che Dio abbracci la piccola Chiara e dia la forza ai suoi genitori...

Vi ringrazio amici tenete nel cuore e nella preghiera questi genitori, il vostro aiuto saràper loro di grande conforto
Federica

 

 

Messaggio inviato il 20/02/2013

salve a tutti anch'io ho un bimbo con p.o lui ha compiuto 1 anno a gennaio quando e nato il braccio destro nn lo muoveva quando aveva 3 mesi ha iniziato a muovere un po' ma si vede tanto che ha questo problema sono in cura con l'ospedale Gaslini con il dott're senes e il dott're catena sono 2 medici bravissimi adesso il 26 marzo deve fare la visita speriamo che mi dicano di operarlo vorrei sapere quanto tempo passa per operarlo a gia 1 anno mi fate sapere per favore grazie mille.. p.s vorrei sapere come funzione il risarcimento danni sono in causa quanto passa per saperne di più grazie mille

Gentile Signore,
vi siete rivolti al miglior centro esistente in Italia in questo momento; sui tempi della lista d'attesa non le so dire niente :mio figlio ha aspettato due anni l'ultimo intervento . Le consiglio di sollecitare i medici.
Per quanto mi chiede in merito alla causa non saprei che dirle:noi ci abbiamo messo 10 anni ma è diverso da caso a caso , da un tribunale ad un altro . Le faccio i migliori auguri . Federica Gismondi

 

 

Messaggio inviato il 20/02/2013

Salve Dott.ssa Gismondi,anche io ho una p.o al braccio destro dalla nascita.
Leggendo la bacheca del 2013, ho visto che si è parlato anche del metodo Vojta dove lei ha detto :"...Mi spiace che non conosca veramente le conseguenze del sistema Vojta sulla psiche del bambino...", io non sono proprio d'accordo con lei e vorrei portare la mia testimonianza.
Ho fatto fisioterapia presso il centro Vlacav Vojta di Roma dall'età di 3 anni fino ai 15 anni e ora che ne ho quasi 22 ho una vita normalissima, gioco addirittura a rugby, dove gli arti superiori sono di gran lunga più importanti di quelli inferiore, un placcaggio non lo fai di certo con le gambe e le mie compagne di squadra (si sono una donna), eccetto 2-3, non sanno ne sospettano nulla.
Certo il recupero che ho avuto non è stato del 100% ma di un buon 80% si e questo lo devo solo a tutti i terapisti che mi hanno seguito in quel centro.
Tornando al metodo Vojta, Le e Vi posso assicurare che sulla mia psiche non ha influito minimamente, anzi se potessi tornare indietro mi impegnerei mille volte di più durante le terapie, perchè quando sei bambino non capisci l'utilità che avrà quello che stai facendo e preferiresti stare a casa come i tuoi coetanei e sfido chiunque a dirmi il contrario.
Ora non so Lei cosa intende sull'influenza della psiche di questo metodo e le chiedo gentilmente di spiegarsi meglio, ma le posso assicurare che se Lei non lo conosce il Vojta in prima persona, come ha detto per il metodo che usa il Prof. Alain Gilbert, non lo può giudicare.
A me ha ridato la quasi totale motorietà ad un braccio.
Spero in una sua risposta, Cordiali saluti a Lei e a tutte le persone che seguono questo sito!!!!

Gentile amica ,
il Prof. Alain Gilbert ,
che mi conosce molto bene e che ha partecipato al nostro convegno ad Alessandria non credo affatto si sia permesso di dire che io non conosco il metodo Vojta.
Nelle nuove tecniche di fisioterapia questo metodo che è , ripeto, coercitivo viene utilizzato 10 minuti su 50 minuti di trattamento, come ha sempre sostenuto il Professore nelle sue trattazioni che la invito ad andare a leggere .
Il metodo Vojta in quanto metodo coercitivo nel tempo va ad influenzare la psiche dei bambini che spesso si sentono oppressi e si rifiutano di fare fisioterapia , come affermano gli studi fatti dall'ospedale Meyer di Firenze ( Riabilitazione oggi n.2 Febbraio 2004 pag.24 e ss) ed altri che la invito ad andare a leggere insieme alla mamma di Roma che, come lei, pensa che il sistema Vojta sia l'unico per fare terapia .
Il Prof. V. Vojta è stato fra i precursori del trattamento precoce nelle patologie neurologiche dell’età evolutiva, attraverso lo studio attento e puntuale dei riflessi neonatali. A partire dall’osservazione della riflessologia fisiologica dei neonati, è possibile notare secondo Vojta la presenza di risposte motorie che possono indurre un sospetto di possibile sviluppo patologico della motricità. Per questo motivo nel tetativo di normalizzare gli schemi motori del neonato attraverso la stimolazione di una serie di punti propriocettivi si cerca di attivare simultaneamente una coordinazione muscolare riflessa: si costringe il neonato allo strisciamento riflesso ed al rotolamento riflesso costringendo l'arto malato sotto il corpo per fare in modo che da solo il bimbo lo tiri fuori ; cosa succede ? il neonato piange e si dispera perchè quel braccino malato resta fermo lì; secondo me è una forzatura che non serve a niente quando i nervi del bambino sono strappati, lo si fa solo soffrire!! Nel testo di Formica , Pajardi e Cardi (Le paralisi ostetriche del plesso brachiale) , oltre a ricordare che la maggior parte dei centri di riabiltazione hanno abbandonato la tecnica proposta da Vojta si legge :"peraltro tale metodo non sembra poter contribuire alla realizzazione di creare schemi motori cerebrali adeguati..inoltre sono emerse le conseguenze deleterie del carattere costrittivo della metodica vojtiana, che, spesso, determina una grave avversione del bambino al trattamento e quando praticato dalla madre una pericolosa distorsione dei rapporti affettivi madre-bambino"
Faccio presente che è un metodo che si basa su concetti vecchi di sessant'anni (il movimento come un riflesso!roba superata ) che tratta i bambini esattamente come macchinette " spingi il pulsante-muovi il braccio", che traumatizza i bambini rendendoli diffidenti all'interazione tanto che non si fanno più toccare dai fisioterapisti e urlano appena vedono una stanza che non conoscono... questi sono i "grandi risultati"? si tratta solo di un "limite del metodo"?.Sarebbe meglio che si prendessero in considerazione gli studi neurofisiologici che sono stati fatti negli ultimi quarant'anni! Ricordo ancora che questo sistema addossa alla famiglia il peso del recupero del bambino, costringendo i genitori a fargli dieci volte questa manipolazione, mentre il bimbo urla e si dispera.
Comunque la rimando agli studi della Responsabile del centro di Riabilitazione del Meyer che mi hanno fatto capire che la fisioterapia si può fare con ottimi risultati usando in modo misurato e limitato questo metodo.Mi spiace che abbia citato il Prof. A. Gilbert a cui chiederò spiegazioni in merito a quanto lei afferma l'esimio Professore abbia detto .Federica Gismondi

 

 

Messaggio inviato il 14/02/2013

Salve, sono un ragazzo che ha questa disabilità e volevo cercare di raggruppare persone che vivono nel mio stato per ricreare un gruppo/compagnia che lavori insieme per realizzare spettacoli teatrali dove le discipline interessate sono la recitazione, la scrittura, il canto quindi possibili da un punto di vista pratico. Premetto che provengo dalla provincia di fermo e quindi in seguito bisognerà trovare un compromesso per il luogo da decretare a questo genere di attività. Vi aspetto copiosi e che ognuno possa introiettare la propria visione su quanto si andrà a svolgere poichè tutto è da definire e quindi sono gradite idee personali sia per l’organizzazione che per le modalità dell’intrattenimento. Aspetto vs notizie. Ciao.
Mirco Perozzi mirco.perozzi@live.it

 

 

Messaggio inviato il 13/02/2013

Ciao a tutti, io ho 25anni e ho una paralisi ostetrica. È molto lieve ma nn riesco a piegare totalmente il braccio sinistro .. c'e la possibilita che vada in palestra perche in qst 25 anni si è rinforzato il braccio destro ma non quello sinistro ...
volevo sapere se faccio degli esercizi sul braccio destro ..la muscolatura crescerebbe in maniera naturale ..
grazie

 

 

Messaggio inviato il 12/02/2013

Ciao a tutti, io ho 14 quasi 15 anni e ho una paralisi ostetrica. È molto lieve e riesco a fare praticamente tutto, ma a volte mi chiedo se in un caso poco grave come il mio si possa migliorare.
In ogni caso vivo la mia vita in maniera solare senza farmi troppi problemi


Ciao.
se riesci a fare tutto perchè vuoi migliorare? Comunque se vuoi sapere se è possibile migliorare un problema funzionale o estetico puoi rivolgerti ad un centro specializzato:Ospedale Gaslini di Genova reparto ortopediatel 010 5636203
fammi sapere
Federica Gismondi

 

 

Messaggio inviato il 10/02/2013

Ciao Federica, sono la mamma di Daniele ha 15 anni ed è affetto da paralisi ostetrica all'arto superiore destro. Volevo sapere qualcosa per quanto riguarda l'indennità di frequenza perché me l'hanno respinta.. siamo a Cagliari... cordiali saluti Stefania..

Ciao Stefania , ma perché l’hanno sospesa o l'hanno respinta perchè è stata presentata ora?
Prova a fare ricorso con l’aiuto di un patronato portando però un certificato medico che contenga valutazioni che affermino il persistere delle condizioni di salute che siano in tal senso cioè che diano motivo per il rilascio del certificato dello stato di salute invalidante secondo la L.104/92 .
Fammi sapere.Federica Gismondi

 

 

Messaggio inviato il 07/02/2013


Salve,sono un ragazzo di 31 anni affetto anche io da paralisi ostetrica dalla nascita. Attualmente lavoro come operaio calzaturiero e da poco sono iscritto nelle categorie protette. La mia è una paralisi lieve, sono autonomo ed indipendente. La mia intenzione era di cercare di raggruppare ragazzi affetti da questa tipologia di paralisi per cercare di formare un gruppo, una comitiva, una compagnia che si dedichi insieme nel tempo libero ad attività extraordinarie. Volevo sapere se fosse possibili organizzare questa sorta di raduno di interessati. Grazie.

Ciao, bell'idea !
Nel frattempo che ti organizzi ti dico che c'è un gruppo però plesso lesi adulti nel senso che hanno avuto la lesione in seguito ad un incidente , magari in moto , da grandi ; il loro sito è www.iragazzidelplesso.it
Però se fai un gruppo fammelo sapere che lo promuovo sul sito
grazie
federica Gismondi

 

 

Messaggio inviato il 07/02/2013

gentile signora Gismondi,
il parere riportato non e' mio ma di due pediatri,una fisioterapista,un neurologo e un neurochirurgo. tutti contrari all'intervento.se il metodo vojta,che non e' invasivo ne' doloroso, e' d'impatto psicologico non mi immagino cosa sia un intervento chirurgico.e la riabilitazione postoperatoria una passeggiata?a quanto ne ho capito ,dopo un anno di studio di questo problema, il corpo di un neonato e' naturalmente predisposto al trauma del parto e quindi difficile che i nervi si spezzino(ecco dunque il mitico 80% che si risolve con vojta). la paresi del plesso brachiale viene curata tramite intervento in adulti,ma non in bambini, se non in presenza di un recupero nullo.mio figlio ha iniziato a muovere il braccio colpito dalla paresi dopo tre mesi di fisioterapia e a gattonare reggendosi su entrambe le braccia a 7.resta un lieve difetto di intrarotazione e rotazione del polso,ma e' in grado di afferrare oggetti,allungare e piegare il braccio normalmente.
ringrazio per il consiglio,saluto cordialmente

Gentile Signora,
sono a ripeterle che chi non conosce le terapie chirurgiche ed è fissato con la fisioterapia come risolutiva di tutti i problemi non vede altra alternativa, soprattutto quelli che praticano il Vojta .
Da più di 20 anni all’Istituto Gaslini di Genova, famoso come centro pediatrico di eccellenza, si effettuano quest’interventi sui neonati che ne hanno necessità, per non parlare dell’esperienza di quasi 50 anni del Prof. Alain Gilbert che evidentemente i suoi consiglieri non conoscono. Grave non saperlo! Se i nervi si spezzano da adulti perché mai non dovrebbero strapparsi da neonati? Ma chi è l’incompetente che le dice queste cose? dove ha studiato questo problema per un anno arrivando a conclusioni così errate perché guardi che sui testi di medicina c’è scritto tutt’altro!
Per fortuna suo figlio ha questo recupero ed è evidente che non aveva un grande trauma altrimenti da quelo che mi riferisce così mal seguito sarebbe rimasto con una funzionalità assai ridotta , vista l'assoluta mancanza di conoscenza di questo trattamento chirurgico di chi lo segue . Mi spiace che non conosca veramente le conseguenze del sistema Vojta sulla psiche del bambino e la invito ad informarsi meglio ma non da chi lo pratica che ovviamente lo difende a spada tratta , per non accorgersi più avanti dell’insorgenza di un serio problema psicologico. Chi è affetto da paralisi ostetrica in modo serio avrà sempre delle sofferenze ma quando ci si opera e si vedono dei miglioramenti così importanti si ha ancora più forza per andare avanti. Le auguro d’incontrare specialisti migliori di quelli che seguono suo figlio.
In bocca al lupo
Dott. ssa Federica Gismondi

 

 

Messaggio inviato il 04/02/2013

Mi chiamo Pamela ho 15 anni e soffro di P.O al braccio destro è arrivato a 90°, solo ora inizio a capire come questa cosa stia diventando un problema non faccio più fisioterapia perché qui a Roma non ci sono centri dove farla ho fatto piscina da quando avevo 20 giorni di vita e ho smesso 3 anni fa ora faccio ginnastica normale ho paura che il mio braccio salga sempre più su , ho paura che questo problema inciderà su quello che vorrò fare. Mi piacerebbe,magari se e possibile conoscere parlare persone della mia età comunque adolescenti che abbiano il mio stesso problema penso che mi farebbe bene . Spero che in futuro si trovi una cura definitiva .

Saluti Pamela

Ciao Pamela ,
vorrei girare la tua mail semelo permetti a miofiglio Andrea che è stato operato il 20 dicembre per il problema del braccio flesso. Guarda che con quest'operazione si stà meglio : andrea ha tolto il tutore al braccio lunedi e si riesce a mettere la mano in tasca ha già recuperato 20 gradi.
Ciao
federica gismondi

 

 

Messaggio inviato il 01/02/2013

Ciao Federica, mi permetto di darti del tu, volevo chiederti come procedeva il post intervento di tuo figlio, spero vada tutto per il meglio!
un grosso abbraccio Vanessa

ps. volevo chiederti di aggiungere la mia email alle famiglie contattabili della prov. di Rieti, non si sa mai, magari potrei essere di aiuto a qualcuno che ha bisogno di qualche consiglio o anche io potrei avere opportunità di conoscere madri che hanno gli stessi problemi e confrontarmi con loro.
grazie

Carissima Vanessa,
mio figlio ha sofferto molto dopo l'intervento : i dolori si sono manifestati subito e per diversi giorni; poi ha avuto fitte a tratti ; le ferite sono un pò impressionanti, ma è normale, sono sua madre non potevo non soffrire nel guardarle . Adesso stiamo lottando contro le aderenze che purtroppo le ciccatrici stanno creando sotto cute e con una crema apposita facciamo qualche lieve massaggio. Lunedi dovrebbe togliere il tutore ed iniziare la fiso..come sempre riniziamo da capo.. è una battaglia senza fine . Devo dire che ilmiglioramento è già visibile quando non ha il tutore e questo fatto mi rincuora un pò . Adesso dovrà lavorare per ricreare la muscolatura e , con calma , esercitare il braccio per aumentare l'estensione.Abbiamo fatto il possibile : basterà?
Non so...
Dobbiamo farci coraggio , alzare la testa, affrontare gli angoli , i momenti bui...perchè dopo la notte , son certa torna la luce , sempre
Ciao Grazie della disponibilità mando il tuo indirizzo al tecnico .
Federica Gismondi

 

 

Messaggio inviato il 31/01/2013

SALVE A TUTTI SONO LA MAMMA DI C. UN RAGAZZO CON P.O TOTALE VOLEVO CHIEDERVI SE CON LA PARESI TOTALE PUò PRENDERE LA PATENTE DI GUIDA. LUI NON USA LA MANO DESTRA NON RIESCE AD APRIRE E CHIUDERE IL GOMITO E NEMENO PORTARE LA MANO IN TESTA. GRAZIE
TANTI SALUTI ALLA SIGNORA GISMONDI , VI VOLEVO FAR SAPERE CHE ABBIAMO CONTATATO L'AVVOCATO SENES E CHE STA STUDIANDO IL NOSTRO CASO E CI FARA SAPERE SE POTREMMO ANDARE A FARE APPELLO PER LA CAUSA CHE GIà VI HO PARLATO AL TELEFONO CON TANTI SALUTI
S.e Ca..a

Gentile Signora ,
credo che possa prendere la patente ma che vi facciano modifcare l'auto oppure vi facciano prendere una macchina con il cambio automatico.
Per la patente non credo che facciano difficoltà ma che pongano prescrizioni precise ; però penso che con la certificazione d'invalidità (che immagino suo figlio abbia) non vi siano problemi . Provi a sentire l'ACI verificando anche in quale autoscuole può frequentare il corso per la patente.

Per l'appello credo vi siate rivolti alla persona giusta
Mi faccia sapere
In bocca al lupo
Federica

 

 

Messaggio inviato il 26/01/2013

Salve
Ho 31 anni e anche io ho una paralisi ostetrica.
Lavoro come cassiera con la percentuale di invalidita del 50%, oltre al braccio ho problemi alla schiena, cervicale e tutto quello che deriva da una postura sbagliata. Ho constatato che la posizione che assumo a lavoro da vita a tutti i dolori. Facendo delle terapie posturali ho trovato molto giovamento, ma ho problemi a prendere i permessi per fare le terapie, possiblile che non ho diritto di curarmi? Oltre che me le devo pagare!
Grazie

Gentile Signora,
mi fa piacere che lei abbia un lavoro e possa essere indipendente dal punto di vista economico. Per quanto riguarda l'invalidità in merito alla terapia sono convinta che la patologia deve permetterle l'esenzione ticket . Per i permessi dovrebbe avere invece l'attribuzione della legge 104 art 3 comma 3 che prevede la situazione di gravità che le consentirebbe di assentarsi dal lavoro. Credo però che potrebbe verificare se con la turnazione lei possa fare ugualmente i trattamenti di fisioterapia o di attività fisica che purtoppo occorre sempre fare .Forse l'attività fisica in palestra, specifica per il rinforzo della muscolatura ,potrebbe davvero darle un utile supporto.Mi faccia sapere come va

 

 

Messaggio inviato il 17/01/2013



Salve Federica, sono la mamma di una bimba di 5 anni affetta da P.O.. Il 4 ottobre è diventata sorella maggiore data la nascita della mia seconda bimba! tra poco battezzerò la mia piccola e al posto delle bomboniere vorrei fare una donazione all'associazione. Potresti gentilmente indicarmi i dati per effettuare un bonifico? Nel nostro piccolo vorremmo aiutare anche noi e ringraziarvi per il sostegno che ci date!

Gentilissima Ludovica , non so come ringraziarla del bellissimo gesto che fa a favore dell’Associazione. Sono felice per lei , per il coraggio che ha avuto ad avere una seconda principessa e le faccio i migliori auguri per tutto.
L’associazione ha un conto corrente postale che è il n. 60304201 INTESTATO ALL’ASSOCIAZIONE BAMBIN I AFFETTI DA PARALISI OSTETRICA VIA PAOLO ERCOLE 35 -15023 FELIZZANO-UFFICIO POSTALE DI FELIZZANO

ALTRIMENTI PER per bonifici ABI 07601 - CAB 10400

VI RINGRAZIO MOLTO E VI SONO VICINA . AUGURI
FEDERICA

 

 

Messaggio inviato il 15/01/2013

Salve sono Elda ho 45 anni e alla nascita mi hanno causato paralisi ostetrica all'arto superiore destro paralizzandolo completamente...all'età di 4 anni sono stata operata e per la prima volta mi sono toccata il naso...a mangiare e a bere un bicchiere d'acqua...eccetera.Mi è rimasta una cicatrice di 7 punti vicino alla spalla e il braccio è leggermente meno sviluppato dell'altro ma la forza è meno della metà...
La gente non se ne accorge nel vedermi ma non riesco a piegare il braccio all'indietro,a nuotare e a fare sport che richiedono l'uso del destro e sono dovuta diventare mancina... guido un'auto normale ma provo difficoltà ad inserire la seconda marcia...vorrei sapere se ci sono centri di riabilitazione vicino a dove abito, Asolo (TV)

Gentile Signora ,
il centro specializzato più vicino a lei è
ROVIGO Dr. Stefano Ferraresi -ROVIGO: Ospedale S.Maria della Misericordia - Divisione di Neurochirurgia
Via Tre Martiri 140 - 45100 Tel 0425 394145 segreteria
nchro@libero.it

Provi a contattare loro che sicuramente sapranno aiutarla meglio di me ed indicarle il centro fisioterapeutico più vicino a lei.
Mi faccia sapere
federica Gismondi

 

 

Messaggio inviato il 13/01/2013

Salve Federica vorrei essere contatato dal Signor Mario di Palermo messaggio del 29 8 12 grazie

ok

 

 

Messaggio inviato il 09/01/2013

Salve a tutti, mi chiamo Silvia e ho 31 anni.
Ho una P.O. al braccio destro. Non sono mai stata operata ma da piccola ho fatto tanta fisioterapia e sport. Lo stendo al massimo fino a 90 ° e riesco a alzarlo fin sopra la testa. Non riesco invce a fare alcune torsioni ()es. rivolgere il palmo della mano verso l'alto) o a toccarmi la nuca.
Ultimamente mi è capitato di avere più dolori del solito alla spalla , probabilmente perché spesso guido per diverse ore e da quando lavoro faccio molta meno attività fisica.

Da piccola i miei mi hanno scarrozzato in giro per l'italia senza grandi risultati.
Oggi mi ritrovo con pochi documenti medici nel cassetto (non so se sono andati persi o se non mi siano stati rilasciati) e avrei voglia di aggiornare la mia cartella clinica o meglio...crearne una!! Vorrei una buona diagnosi del mio stato attuale e vorrei capire se sono possibili interventi chirurgici.

Sono tornata pochi giorni fa dagli Stati Uniti dove casualmente una persona mi ha detto che un suo zio di 78 anni è stato operato recentemente in Alaska con un day hospital. Prima muoveva il braccio in modo simile al mio e adesso lo stende e muove perfettamente.

Non voglio darmi false illusioni (so che ogni PO è diversa dalle altre) ma vorrei capire quali sono le reali possibilità che oggi la midicina mi/ci offre e per questo ho bisogno di una buona diagnosi.

Sapete a chi posso rivolgermi? Io purtroppo non conosco uno specialista (medico-ortopedico e/o chirurgo) di questo settore e non so come trovarlo.
Avete qualche studio medico da consigliarmi? (io vivo in Toscana, ma sono disponibile a spostarmi).

GRAZIE A TUTTI E BUON ANNO!

Gentile Signora, sull'Alaska non so darle indicazioni; innvece sull'italia si e i centri dim riferimento sono:
ROVIGO Dr. Stefano Ferraresi -ROVIGO: Ospedale S.Maria della Misericordia - Divisione di Neurochirurgia
Via Tre Martiri 140 - 45100 Tel 0425 394145 segreteria-nchro@libero.it www.plexus.it
MILANO: Studio : Tel . 330726990 - FIRENZE:Consulenza presso il Servizio di Fisioterapia dell’Ospedale Pediatrico Meyer - fisioterapia@meyer.it
MILANO Dr. Piero Raimondi : Policlinico Multimedia – Castellanza Tel: 0331 393203- Studio : 02 76002122
pieroraimondi@tin.it; www.obstetricalpalsy.net - ROMA Casa di cura Quisisana- Tel. 0680958342

GENOVA Dr. Filippo Senes , Ospedale Pediatrico G. Gaslini – Reparto Ortopedia filipposenes@ospedale-gaslini.ge.it; tel studio 010 312 331 -Casa di Cura Villa Serena- P.zza G. Leopardi, 18 Genova -CALABRIA Consulenze con sede regione Calabria tel. 348 2259500
TORINO Dott. Battiston . Dott. Bruno Battiston - Unità di Microchirurgia Azienda Ospedaliera Città della Salute e della Scienza di Torino Presidio C.T.O. - Via Zuretti 29 - Torino Tel. Centralino: 011 6933111 plessobrachiale@microchirurgiatorino.it
MONZA- Ospedale San Gerardo - Monza- Prof. Massimo Del Bene Multimedica - Castellanza (VA)
LEGNANO Ospedale Civile di Legnano - Prof. Maurizio Petrolati
BRESCIA Ospedali Civili di Brescia - Prof. Brunelli
SIENA Azienda Ospedaliera Università Senese - Siena - Prof. Alessandro Zalaffi- ao-siena.toscana.it@pec.it CENTRO UNICO PRENOTAZIONI (C.U.P.) Orari di apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì, 8.00 - 18.00 - sabato: 8.30 - 13.00 -Tel. 0577 767676
FIRENZE Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi - Firenze- Prof. Massimo Nigi
ROMA Azienda Ospedaliera San Camillo - Roma- Prof. Nicola Felici
PARIGI Prof. Alain Gilbert Institut de la main.6 square Jouvenet - 75016 - Paris - France .www.institutdelamain.com; gilbert@gsante.fr; agilbert@wanadoo.fr;
www.obstetricalpalsy.net
ROMA Casa di cura Quisisana : tel. 0680958342

Guardi però che se non fa fisio in tutti i momenti utili i dolori le verranno sempre più spesso.
Mi facia sapere
federica gismondi

 

 

Messaggio inviato il 05/01/2013

salve atutti chiedo se epossibile ho una paralisi ostetrica arto sinistro completo e non prendo la pensione di invalidida chiedo risposta grazie

Gentile utente,
provi a farsi aiutare dai patronati dei sindacati e presentare la domanda per l'accertamento dell'invalidità.
Mi tenga informata.
Federica Gismondi

 

 

Messaggio inviato il 03/01/2013

Ciao a tutti...mi chiamo Alessia, ho 24 anni e sono affetta dalla nascita di P.O. all' arto sup. dx...ho subito molteplici interventi chirurgici sin dal sesto mese di vita...di cui l' ultimo due anni e mezzo fa...ma solo a livello estetico...ho fatto anni di fisioterapia e nuoto...svaniti nel nulla assieme alla speranza di poter risolvere il problema visto che numerosi dottori non mi davano speranza...L'ultimo intervento è stato a Milano assieme al Prof. Lanzetta...secondo voi il dott. SENES potrebbe aiutarmi a recuperare in parte?
Inoltre volevo rivolgermi a tutti i genitori dei bambini con P.O. : lasciateli liberi di vivere la loro vita normalmente, senza opprimerli con le vostre ansie e paure...si sentiranno dei bambini "normali", perchè tali sono!!! Io non smettero' mai di ringraziare i miei, oltre che per tutto quello che hanno fatto per me, ma anche per la liberta' che mi hanno lasciato, perchè ho fatto tutto ciò che facevano le mie coetanee. Ho avuto anch'io i miei momenti di debolezza, sopratutto nell' eta' adolescenziale...ma a differenza di parecchi ragazzi di cui qui ho letto le loro testimonianze sono stata molto fortunata perchè ho avuto accanto a me persone uniche che mi hanno sempre accettata per quella che sono...Non ho mai avuto problemi a relazionarmi con l'altro sesso anche perchè non mi sono mai nascosta ...e ho affrontato il mio problema con serenita'.
Ora sono una donna felice, a febbraio mia figlia compiera' 2 anni e a settembre 2012 ho coronato il sogno che tutte le ragazze hanno :mi sono sposata!
Grazie per questo spazio di sfogo...l'ho scoperto solo oggi...ma mi ha aiutato a non sentirmi sola!!!!!


Gentile Signorina ,
io non sono un medico,ma da quanto mi racconta ha fatto molte terapie :tanto vale fare un ulteriore tentativo rivolgendosi al Dr.Senes.
La ringrazio dei consigli che da ai genitori :ne faremo tesoro . Credo che quanto le hanno insegnato i suoi genitori sia il vero bagaglio per affrontare la vita in modo sereno ed efficace.Teniamoci in contatto
Grazie.
Federica Gismondi

 

 

Messaggio inviato il 31/12/2012

Ciao mi chiamo alessio ho 16 anni e ho una paralisi ostetrica al braccio destro , è già tanto se so il nome di cosa ho, ho fatto molti sport, adesso faccio basket e nuoto, il nuoto devo dire che è stato fondamentale per quello che sono riuscito a fare in tutti questi anni, riesco a sollevare il braccio fino a un certo punto, cosa che prima non riuscivo a fare e il basket, gioco ma con alcuni problemi, con lo sviluppo sto notando che il braccio destro è più meno muscoloso dell'altro e mi spiace tanto, sono stato visitato dal dottor ferraresi quand'ero piccolo, e sono stato al rizzoli a bologna, le mie speranze sono finite quando ho sentito un dottore che diceva, più di così non potrò andare avanti, mi è dispiaciuto molto perchè io vorrei migliorare ancora, interventi non me li fanno fare :( , la volontà ce l'ho voi cosa mi consigliate, voglio essere normale, lo desidero ogni giorno! Se potete Aiutatemi.

Carissimo Alessio,
inanzitutto ti faccio i complimenti per gli ottimi risultati che hai raggiunto con la tua sola forza di volontà; le braccia saranno diverse questo bisogna accettarlo , non possono essere uguali ma ciò che importa è che siano funzionali e che vi sia coordinamento fra esse.
Mio figlio Andrea ha fatto ultimamente un terzo intervento che servirà a far estendere il braccio troppo flesso e quest'operazione tra l'altro avrà come conseguenza anche di far "somigliare" le braccia: gli interventi servono quando con la fisioterapia e l'attività fisica non si possono raggiungere altri risultati. Occorre riflettere sulle possibilità di miglioramento che la chirurgia offre. Contattate il Gaslini reparto di ortopedia .Dr. Senes.
Auguri
Federica Gismondi

 

 

Messaggio inviato il 31/12/2012

faccio i miei più sinceri auguri di una buona fine anno e di un ottimo inizio e che i nostri figli siano sempre felici e sereni nonostante le loro piccole difficoltà. AUGURI da Stefania e la piccola FEDERICA

 

 

Messaggio inviato il 30/12/2012

Auguri a tutti a voi un sereno anno nuovo.
Dr.ssa Benedetta Lombardi

 

 

Messaggio inviato il 27/12/2012

ciao . sono ileana la mamma di flavia ,
aurguri a tutti quelli che mi leggeranno , felici festivita' e che il 2013 sia per come ognuno di noi sogna .
ora mi rivolgo a te cara federica . in questo periodo , per te cosi' forte , ti ho pensato tantissimo includendoVi nelle mie preghiere .
ancora grazie per le tue parole e per averci illuminato di quella speranza di migliorare . flavia ci sta riuscendo , anche se durante il percorso ci sono degli alti e bassi , ma il dr senes mi ha detto che devo avere almeno 2 anni di panzienza prima di vedere cio' che lui mi ha promesso .
un grande abbraccio e uno in particolare x tuo figlio .

 

 

Messaggio inviato il 26/12/2012

Perché la magia del Natale possa rinnovarsi per voi tutto l'anno, tanti auguri di un meraviglioso 2013.

Alessia Rausa

 

 

Messaggio inviato il 25/12/2012

salve sono la mamma di carlo ragazzo con p.o totale auguro a tutti voi un buon natale e felice anno nuovo.E TANTI SALUTI alla signora Gismondi che è molto gentile e disponibile ciao a tutti

GRAZIE , AUGURI A TUTTI
FEDERICA GISMONDI

 

 

Messaggio inviato il 19/12/2012

Buongiorno Federica, ti scrivo per fare un grosso in bocca al lupo a tuo figlio per domani.
Mi raccomando tienici informati.
Vanessa

GRAZIE VANESSA,
MOLTE GRAZIE.
L'INTERVENTO E' ANDATO BENE MA ANDREA HA FORTI DOLORI E AL MOMENTO SI LAMENTA DEL TUTORE ANCHE SE VEDO CHE RIESCE AD ESSERE AUTONOMO NEL FARE LE COSE FORSE CON UN CERTO ECCESSO... LUI PENSA CHE CON LA FORZA DI VOLONTA' SI RIESCE A FARE TUTTO , MA ORA DOVREBBE STARSENE PIU' TRANQUILLO PERCHE I PUNTI E LA FERITA NON VANNO TIRATI.,,MI SEMBRA TUTTO PIU' FATICOSO MA IO CREDO CHE I RISULTATI SI VEDRANNO E CI SARA' UNA COMPENSAZIONE PER IL DOLORE E LA SOFFERENZA ANCHE PSICOLOGICA PATITI.
RINGRAZIO TUTTI COLORO CHE MI HANNO SCRITTO FACENDOMI SENTIRE LA LORO AFFETTUOSA VICINANZA ED ATTENZIONE:MI HANNO MOLTO AIUTATO SOPRATUTTO IN OSPEDALE NEI MOMENTI IN CUI LA PREOCCUPAZIONE SALE E RIPENSI ALLE SCELTE FATTE .
GRAZIE E BUON NATALE
FEDERICA GISMONDI

 

 

Messaggio inviato il 17/12/2012

Cari amici,
desidero informarvi di alcune cose che stiamo facendo come associazione :
è stata avviata la seconda fase del progetto per la prevenzione della paralisi ostetrica; alcuni studi hanno evidenziato che se il parto è distocico, cioè con presentazione del bambino di spalla , far partorire la mamma da seduta con un apposito “sgabello olandese “ fa sì che la situazioni si faciliti e che si possa evitare con le giuste manovre la lesione del plesso. Ho messo in allegato la foto dello sgabello e la copia dell’acquisto se vorrete dare una mano a quest’iniziativa (c.c.postale associazione apos agenzia di Felizzano n 60304201, oppure Codice IBAN IT55P0760110400000060304201 ) che va nella direzione di provare, poi nelle sedi opportune, che la paralisi ostetrica si riesce a d evitare con giusti strumenti. Per presentare lo studio iniziato si è pensato di organizzare il Convegno dell’associazione per il 5 di ottobre del 2013 qui ad Alessandria.

Volevo anche informarvi che un famoso epidemiologo ha mostrato interesse per la nostra vicenda e stà facendo studi per verificare numericamente l’incidenza della paralisi ostetrica in Italia. Ciò potrebbe davvero aiutare i nostri sforzi in modo da proporre al Ministero della salute a fronte dei nostri studi e delle rilevazione d’incidenza epidemiologica d’attivare procedimenti (come ad esempio l’apprendimento delle manovre per risolvere la distocia) al fine di ridurre i casi della paralisi.

Il sito ha due novità: una pagina che si chiama “sostegno psicologico” che da la possibilità di affrontare e mettere a tema le difficoltà del quotidiano; da questa pagina si può inviare mail inerenti tutte le problematiche che come genitori di bambini/ragazzi plesso lesi possiamo rilevare ; è un aiuto on line fatto dalla Dott.ssa Benedetta Lombardi psicologa specializzata nella depressione post partum che può sostenerci nelle difficoltà affrontando in generale gli argomenti a lei inviati.

Inoltre nella pagina degli aspetti legali troverete un aggiornamento molto interessante redatto dall’avv. Rodolfo Senes.

Volevo in ultimo chiedervi una preghierina per mio figlio Andrea che il 20/12 verrà sottoposto alla terza operazione ; sarà molto faticoso per tutti noi .

Faccio a tutti voi i migliori Auguri di Buon Natale

Grazie a tutti
Federica Gismondi

 

 

Messaggio inviato il 13/12/2012

Buongiorno a tutti, ho scritto qualche mese fa, quando mio figlio aveva appena pochi giorni, per ricordarvi mio figlio ha una paresi ostetrica superiore al braccio destro "assonotmesi totale.
Oggi ha 11 mesi, ha avuto dei miglioramenti che non ci aspettavamo per niente e di questo ne siamo molto felici,tira su il braccino diciamo almeno fino a 90°, interagisce nei giochi con tutte e due le braccine e ora comincia anche a tenere ( a fatica, ma lo fa) due giochi e cerca di sbatterli per fare rumore! la cosa strana è che lui mentre tiene il gioco nel braccino diciamo buono con l'altro ci va e ci gioca, se invece il gioco lo tiene con il destro, (che io chiamo il braccino bello),non lo tira nemmeno su e se lo passa direttamente nell'altro braccio. Certo ha ancora dei grossi limiti perchè il braccino non ha ancora dei movimenti fluidi,ma noi siamo molto fiduciosi, e positivi, continueremo a lavorare con lui e per lui e la prima cosa fondamentale che non manca a casa nostra è l'allegria la felicità e la serenità che non devono mai mancare in mio figlio, poi per tutto il resto con il tempo troveremo sempre le soluzioni migliori per lui.
La cosa che non riesco a spiegarmi è che abbiamo fatto l'elettromiografia per vedere se la reinnervazione del bicipite era iniziata o ancora non aveva "vita" come nell'elettromiografia precedente che invece evidenziava una ripresa degli altri nervi compromessi dalla paresi, dunque, il risultato è stato positivo perchè il bicipite ha attività rigenerativa, però di contro a questa cosa positiva c'è che nonostante il bicipite si stia riattivando lui non piega per niente il braccio, quindi mi chiedo e vi chiedo se ci sia qualcuno che abbia avuto la sua stessa difficoltà e se sì, in che modo ci ha lavorato per stimolare la flessione del gomito che da sdraiato ha ma da seduto o in piedi no.
grazie e mi raccomando siate sereni nonostante tutto perchè i nostri figli hanno bisogno di tranquillità e serenità in famiglia! e non di compassione perchè con il nostro aiuto qualsiasi risultato avranno loro dovranno e potranno avere una vita normale, un po' più impegnativa, ma nor-ma-le.

 

 

Messaggio inviato il 04/12/2012

CARI AMICI VOLEVO INFORMARVI CHE NEL NOSTRO SITO TROVERETE UN AIUTO IN PIU': LA DOTTORESSA BEATRICE LOMBARDI PSICOLOGA SPECIALIZZATA NEL SEGUIRE LE MAMME NEL PERIODO POST PARTUM SI E' RESA DISPONIBILE A RISPONDERE ALLE DOMANDE O ALLE RICHIESTE CHE LE VERRANNO PRESENTATE TRAMITE IL SITO. PER FARE QUESTO BASTA CLICCARE NELLA PAGINA INIZIALE SU "SOSTEGNO PSICOLOGICO" E SCRIVERE UNA MAIL CHE LE VERRA' GIRATA NEL RISPETTO DELLA PRIVACY.

FEDERICA GISMONDI

 

 

Messaggio inviato il 03/12/2012

CIAO SONO DIEGO, PAPA' DELLA SPLENDIDA BEATRICE, HO GIA' SCRITTO SULLA VOSTRA BACHECA.
BEA HA 8 MESI E SIAMO TORNATI LA SETTIMANA SCORSA DAL DOTT. SENES.CI HA DETTO CHE PERSISTONO DEFICIT AI MUSCOLI EXTRAROTATORI. IL DOTTORE CI HA DETTO CHE SE ENTRO 4 MESI DETTI MUSCOLI NON COMINCERANNO A "FUNZIONARE", BISOGNERA' INTERVENIRE "RIATTACCANDO" LA RAMIFICAZIONE DEL NERVO DEI MUSCOLI EXTRAROTATORI. INOLTRE BISOGNERA' COMUNQUE INTERVENIRE PER ESEGUIRE LA RELEASE DEL SOTTOSCAPOLARE AL FINE DI CORREGGERE LA POSTURA INTRARUOTATA DELLA SPALLA DI BEA.
DEL DOTT. SENES MI FIDO MOLTO (DIREI CIECAMENTE), LUI CI HA DETTO CATEGORICAMENTE CHE A LIVELLO ESTETICO LA SPALLA DI BEA DIVENTERA' UGUALE ALL'ALTRA, MENTRE A LIVELLO FUNZIONALE IL BRACCIO DOVREBBE RECUPERARE AL 90/95%.
CHIEDO SE QUALCUNO DI VOI HA GIA' AFFRONTATO INTERVENTI DEL GENERE E A COSA ANDIAMO INCONTRO.
GRAZIE IN ANTICIPO

Cari amici vi invito a rispondere quanto prima al papà di bea.
Grazie
Federica Gismondi

 

 

Messaggio inviato il 29/11/2012

INTERVENTO AVVOCATO RODOLFO SENES
CONVEGNO APOS 8 GIUGNO 2012
Priamar Savona


Riassumendo il mio intervento al Convegno di Savona dello scorso 8 giugno 2012 devo premettere che questa nota non vuole in alcun modo avere carattere o pretesa di “scientificità” bensì, in quanto rivolta ai genitori, semplicemente indicare qualche argomento di riflessione su alcuni aspetti di rilievo nella pratica di risarcimento del danno e quindi essere loro di aiuto nell'affrontare il problema. Potrà sembrare banale sottolinearlo ma è prima di tutto necessario rivolgersi a professionisti qualificati che bene conoscano la materia e tutte le problematiche sottese alle conseguenze della paralisi ostetrica, tanto dal punto di vista della quantificazione dei postumi di invalidità quanto della durata e intensità delle cure riabilitative. In alcune occasioni ho ricevuto telefonate di genitori che mi chiedevano un parere sulla possibilità di fare causa, aggiungendo di essersi già rivolti ad avvocati che “lette le cartelle” avevano sconsigliato di procedere. E' già evidente un primo punto fermo: il parere sui presupposti di merito su possibili risvolti di responsabilità per malpratica medica deve essere dato esclusivamente da un medico. Certamente l'avvocato avrà conoscenza degli aspetti giuridici della responsabilità sanitaria ma certamente non può avere la capacità di esprimere giudizi di natura medica. Da questa prima ovvia considerazione discende un secondo fondamentale punto. Nello svolgimento dell'incarico è necessario che l'avvocato si avvalga della collaborazione di due medici: - un ostetrico-ginecologo: che valuti la correttezza della gestione della gravidanza e del parto e quindi l'esistenza di eventuali errate condotte che possono avere determinato la distocia e quindi la lesione ed essere fonte di responsabilità' per i sanitari e la struttura ospedaliera. - un medico-legale: che valuti se la lesione sia causalmente riconducibile alla rilevata errata condotta e quindi stimare l'entità dei postumi invalidanti in ogni loro differente dettaglio. Molto brevemente segnalo che la responsabilità della struttura ospedaliera o sanitaria in genere ha natura contrattuale; da ciò consegue che il danneggiato deve provare l'esistenza del rapporto contrattuale (l’atto medico), la lesione e la sua riconducibilità alla prestazione sanitaria. Incombe invece al sanitario o alla struttura fornire la prova di avere agito secondo la corretta arte medica dimostrando che l'evento dannoso si è verificato per un fatto a loro non imputabile e quindi del tutto imprevisto e non evitabile. Fondamentale, per la valutazione del caso, è avere copia integrale autenticata della cartella clinica, tanto della gravidanza quanto del ricovero e del parto. Personalmente consiglio ai genitori di richiederne copia quanto prima possibile. Segnalo che eventuali carenze documentali della cartella sono imputabili alla struttura sanitaria e fonte di loro responsabilità nel caso sorgessero difficoltà (o impossibilità) di ricostruire dalla descrizione documentale, le modalità di conduzione del parto. Il termine di prescrizione per fare valere il diritto al risarcimento è di 10 anni; il termine può essere interrotto con una semplice raccomandata di richiesta danni contenente tutti gli elementi del fatto. In questa premessa si deve poi osservare che la pratica per richiedere il risarcimento può risolversi in due fasi. Una prima fase necessaria è quella stragiudiziale che può essere seguita, in caso di mancato accordo, da quella giudiziale. Vigendo il D.Lvo 28/2010 (che ha introdotto l’istituto della mediazione) la fase giudiziale deve essere preceduta obbligatoriamente dall’esperimento della procedura di mediazione davanti un organismo riconosciuto dal Ministero della Giustizia. Per quanto riguarda la fase stragiudiziale questa ha inizio con l’invio di una semplice raccomandata con ricevuta di ritorno diretta alla struttura sanitaria ove è stata seguita la gravidanza e quindi avvenuto il parto. Con l’invio della raccomandata viene formalizzata la richiesta danni e si producono effetti giuridici quali l’interruzione della prescrizione e la messa in mora del debitore; inoltre consente di verificare la disponibilità del responsabile civile, meglio del suo assicuratore, ad aprire una trattativa per una eventuale transazione. La transazione è un contratto (art. 1965 c.c.) con il “quale le parti, facendosi reciproche concessioni, pongono fine ad una lite già cominciata o prevengono una lite che può sorgere tra loro”. Vista la natura dell’istituto il risarcimento non viene effettuato nella sua interezza ma in termini parziali, variabili a seconda di diversi fattori oggettivi. La transazione è soluzione che può essere validamente percorribile quando si ottiene una offerta degna di considerazione ovvero quando la responsabilità dei sanitari non è di piena evidenza. Se attraverso la transazione non si ottiene il pieno risarcimento del danno è però anche vero che si eliminano i costi ma soprattutto i rischi di una causa con le incognite legate al suo esito. A titolo puramente informativo segnalo che lo Studio del sottoscritto procede nei termini che seguono: 1) ricevuta la documentazione sanitaria viene inviata richiesta di risarcimento danni all’Ente Ospedaliero o ASL senza specificarne l'ammontare con richiesta di comunicare gli estremi assicurativi; 2) viene fatta sottoporre la documentazione ad un medico specialista in ostetricia e ginecologia per un primo parere sulla condotta dei sanitari ed eventuali loro responsabilità; 3) si attende quindi risposta dall'Ente Ospedaliero. Se l'Ente Ospedaliero - o il suo Assicuratore – rispondono lasciando margini ad una trattativa per il risarcimento in via stragiudiziale viene fatto sottoporre il bimbo a visita medico-legale da parte di un medico di fiducia perché valuti la lesione e quantifichi i postumi invalidanti e quindi rediga specifica relazione medico-legale. Ciò per avere un parametro di giudizio in funzione della visita e valutazione del danno fatta svolgere dalla controparte da un proprio medico-legale. Ove venisse poi formulata una eventuale offerta degna di considerazione la sua accettazione da parte dei genitori dovrebbe essere comunque autorizzata dal Giudice Tutelare. Nel caso di liquidazione del danno le spese legali dello Studio verrebbero corrisposte dalla Compagnia di Assicurazione. Nel caso invece la Compagnia rifiutasse ogni trattativa ed lo specialista ostetrico-ginecologo di nostra fiducia non rilevasse evidenti elementi di responsabilità dei sanitari nel verificarsi della lesione si dovrebbe valutare, salvo acquisire altro parere di specialista ostetrico-ginecologo, l’ipotesi di non dare corso all’azione. E proprio a tale proposito torno a segnalare la necessità di avvalersi di professionisti di fidata capacità. In caso di rifiuto di definizioni transattive da parte del responsabile civile il parere dello specialista ostetrico-ginecologo diventerebbe determinante per decidere se dare corso alla fase giudiziale (e quindi iniziare una causa) ovvero rinunciare a qualsiasi pretesa risarcitoria. Come facilmente immaginabile si tratta di decisione molto delicata perché in caso di soccombenza nel giudizio, il Tribunale condannerebbe i genitori il pagamento delle spese di perizia e di quelle legali di controparte. Se lo specialista ostetrico-ginecologo di nostra fiducia dovesse invece ritenere e confermare l'esistenza di elementi concreti per affermare la responsabilità dei sanitari si farebbe redigere dallo stesso una dettagliata relazione scritta. Questa relazione, unita a quella del medico-legale, verrebbe prodotta in giudizio e fonderebbe le ragioni della domanda. La seconda fase (eventuale) è quindi quella giudiziale: la decisione se affrontarla o meno, tanto in caso di rifiuto totale quanto di offerta risarcitoria di modesto valore, deve essere quindi frutto di attenta valutazione dello specialista ostetrico-ginecologo circa l'esistenza di elementi concreti di responsabilità dei sanitari, del medico-legale circa la riconducibilità dell’errore al verificarsi della lesione della sua gravità e dell’entità del danno e dell'avvocato quanto all’esistenza dei presupposti giuridici dell’azione ed alla corretta e completa formulazione della domanda. Come ho avuto modo di segnalare nel mio intervento al Convegno di Savona ricordo alcune particolarità che possono incidere sull’ammontare del risarcimento ove la paralisi ostetrica dovesse comportare una invalidità permanete almeno superiore al 30% della totale. Ovviamente tali voci possono essere richieste quando non sia in alcun modo possibile mettere in discussione la responsabilità dei sanitari stante l’evidenza dell’errore. Non entro nel dettaglio dei criteri di liquidazione del danno non patrimoniale (criterio tabellare) dell’aumento per “personalizzazione” ma segnalo l'esistenza di altre due “voci di danno” correlabili alla tipicità della lesione da paralisi ostetrica. La prima riguarda il danno patrimoniale per perdita di capacità lavorativa: spesso non viene richiesto dalla parte danneggiata e non riconosciuto (tanto in transazione quanto in giudizio) sul presupposto dell’assenza di un effettivo danno non essendo il bambino alla nascita un soggetto capace di produrre reddito. Ricordo però una sentenza del Tribunale di Genova (in una causa da me patrocinata) che ha riconosciuto il diritto al risarcimento del danno patrimoniale inteso come “danno futuro”. In tale giudizio il Perito nominato dal Tribunale (su richiesta del difensore) nell’esprimere il parere medico-legale ha ritenuto che l'invalidità avrebbe potuto pregiudicare le capacità lavorative specifiche se il bimbo “in futuro si fosse orientato” a svolgere attività di tipo esecutivo, materiale o di fatica (lavori bimanuali o gravosi). Su tale ipotetico presupposto il Tribunale ha ritenuto provato un “danno futuro per perdita di guadagno” il cui ammontare è stato calcolato e liquidato in via equitativa. E’ stato assunto a base di calcolo il valore del “reddito medio disponibile”, annualmente calcolato dall'ISTAT per tutta la comunità nazionale. La somma è stata capitalizzata applicando un coeficiente (18,577) pari all'età di 26 anni (quale età di presunta acquisizione di indipendenza economica dalla famiglia). L’importo risultante dal calcolo è stato poi diviso in proporzione alla percentuale di invalidità lavorativa ed il risultato liquidato a titolo di danno patrimoniale La seconda voce risarcitoria cui si è fatto richiamo è quella del “danno riflesso” o “da rimbalzo” inteso come danno proprio dei genitori Tale risarcimento, viene riconosciuto come riparazione dello sconvolgimento della vita familiare, anche sulla base di semplici presunzioni, ai prossimi congiunti conviventi una persona rimasta gravemente invalida, cioè ridotta a vita praticamente vegetativa, ovvero riportante postumi di invalidità permanente superiori al 50% della totale (c.d. “macrolesioni”). Nel caso di lesione da paralisi ostetrica tale danno difficilmente potrebbe essere riconosciuto come risarcibile - secondo i criteri fissati dalla giurisprudenza della Corte di Cassazione –non essendo frequente il raggiungimento di una invalidità superiore al 50%. Tuttavia è da segnalare come il Tribunale di Genova, pur in presenza di una invalidità inferiore al 50% ha comunque riconosciuto ai genitori il risarcimento di tale voce di danno. Si deve però sottolineare come i genitori avessero richiesto nel dettaglio e pienamente provato - anche attraverso testimoni - l'effettivo e concreto sconvolgimento delle loro abitudini di vita. I Giudice ha considerato la particolarità della lesione, la durata e intensità delle cure anche quelle riabilitative e la necessità di assistenza continua (anche morale/psicologico/affettiva) almeno fino all'età post-adolescenziale. I genitori hanno provato che per molti anni, tutti i giorni, avevano dovuto accompagnare il figlio alle sedute di fisioterapia percorrendo a viaggio circa cento chilometri in automobile; ciò all’evidenza aveva impedito loro di continuare a svolgere una condizione di vita eguale a quella precedente. Ultimo accenno, credo utile, riguarda l'istituto della mediazione obbligatoria introdotta con il D.Lvo n. 28/2010 in vigore dal marzo 2011. In breve ricordo che la norma prevede come condizione di procedibilità dell'azione giudiziaria il preventivo espletamento del tentativo di mediazione. In pratica per poter validamente promuovere un giudizio davanti al Tribunale la parte danneggiata deve prima rivolgersi, meglio se assistita dal proprio avvocato, ad un organismo di mediazione chiamando la struttura ospedaliera ed i sanitari. L’organismo di mediazione è ente indipendente – deve avere particolari caratteristiche di affidabilità e serietà – riconosciuto dal Ministero di Giustizia ed iscritto in un apposito registro. La parte chiamata non è obbligata a presentarsi: se non si presenta la procedura è conclusa e la parte danneggiata può validamente dare corso all’azione giudiziaria. Se invece questa si presenta ha inizio la mediazione che può concludersi tanto negativamente quanto con la conciliazione. Il procedimento è gestito da un mediatore (professionista iscritto in apposito registro tenuto dal Ministero di Giustizia). Il mediatore deve essere terzo ed imparziale, è tenuto al segreto su quanto appreso nel corso della mediazione e quindi non può essere chiamato a testimoniare. Si deve ricordare che il mediatore non è un giudice, non emette sentenze o decisioni e quindi non attribuisce torti o ragioni. Al mediatore le parti concordemente possono chiedere di formulare una proposta di definizione della vertenza. Dalla formulazione della proposta possono discendere diverse e significative conseguenze. Se la proposta viene accettata dalle parti viene redatto un verbale di conciliazione che costituisce titolo esecutivo. Nel caso di proposta non accettata le conseguenza per la parte che la rifiuta potrebbero non essere di poco conto: l’art. 13 del D.Lvo 28/2010 prevede infatti che nel caso la decisione assunta dal giudice dovesse corrispondere interamente al contenuto della proposta formulata dal mediatore, alla parte che l'ha rifiutata, anche se vincitrice la causa, non verrebbe riconosciuto il rimborso delle proprie spese legali e verrebbe condannata a rimborsare quelle della parte avversaria ed a pagare a favore dello stato una somma pari al contributo unificato (il cui ammontare varia in base al valore della domanda promossa con la causa). E’ evidente la portata e delicatezza della norma: per valutare la congruità della proposta e decidere se accettarla o meno è assolutamente necessario essere consapevoli della fondatezza della propria domanda tanto rispetto alla responsabilità dei sanitari quanto al suo ammontare. Si deve evitare di presentare richieste risarcitorie esorbitanti ed ingiustificate e quindi insistere per ottenerle. L’istituto della mediazione è al vaglio della Corte Costituzionale che dovrà pronunciarsi sulla costituzionalità della norma che lo ha istituito; la decisione era attesa già per il mese di marzo ma ancora oggi nessun provvedimento è stato assunto.



Avv. Rodolfo Sénès



Avv. Rodolfo Sénès

Via Maragliano 6/8 16121

Genova

Tel 010.59.56.205 – Fax 010.56.53.44

mail: senes.rodolfo@libero.it

CARI AMICI PUBBLICO L'INTERVENTO AL NS CONVEGNO DELL'AVVOCATO RODOLFO SENES CHE E' POSSIBILE VEDERE ANCHE NELLA PAGINA DEL SITO "ASPETTI LEGALI"
RINGRAZIO L'AVV.SENES PER IL SUO PREGEVOLE CONTRIBUTO E SOSTEGNO ALLA NS ASSOCIAZIONE

FEDERICA GISMONDI

 

 

Messaggio inviato il 25/11/2012

buona sera sono la mamma di uno splendido bambino di 10 anni vorrei avere informazioni su come prendere contatti con il dottor zalaffi che visita a siena come posso contattarlo tramite il cup di siena?ivan è affetto da paresi ostetrica all arto superiore destro grazie saluti daniela

Gentile Signora , ho fatto una ricerca su internet da cui risulta che il Dr. Alessandro Zalaffi lavora presso
- Azienda Ospedaliera Universitaria Senese
ao-siena.toscana.it@pec.it
CENTRO UNICO PRENOTAZIONI (C.U.P.)
Tunnel d'ingresso
Orari di apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì, 8.00 - 18.00
sabato: 8.30 - 13.00
Tel. 0577 767676

e

il centro privato European Neurosurgical Institute spine center

Centro per lo studio e la
cura delle malattie del
sistema nervoso periferico
Sede Centrale
tel. 0422 40 15 15 r.a.
fax 0422 33 20 35
e-mail info@eunionline.com
http://www.eunionline.com/index.php?page=8&curriculum=13

Mi tenga informata per favore
Federica Gismondi

 

 

Messaggio inviato il 22/11/2012

Salve,
sono una ragazza di 23 anni, convivo dalla nascita con una la paralisi ostetrica all arto superiore sinistro.
I miei genitori sin dai primi giorni di vita mi hanno assistito e curato attraverso la fisioterapia, e in seguito ho sempre fatto nuoto in modo tale da tenere il braccio sempre in movimento. i risultati? si c sono riesco a fare il 50 percento ...ma c'è un dubbio che mi porto da anni ormai,.... e vorrei avere delle risposte ...mi hanno sempre sconsigliato qualsiasi tipo di intervento, tutti i medici da me frequentati...ma io non mi rassegno ancora e mi chiedo anzi chiedo anke a voi: " è possibile che nel 2012 con tutti i progressi fatti in medicina non esista ancora nessun tipo di intervento, che possa darci la speranza di poter volare con entrambe le nostre ali (braccia) ??? in attesa di risposte vi saluto e vi ringrazio già in anticipo.

Gentilissima volare è impossibile, ma migliorare si può io credo. I centri di riferimento sono:

ROVIGO Dr. Stefano Ferraresi -ROVIGO: Ospedale S.Maria della Misericordia - Divisione di Neurochirurgia
Via Tre Martiri 140 - 45100 Tel 0425 394145 segreteria
nchro@libero.it www.plexus.it
MILANO: Studio : Tel . 330726990
FIRENZE:Consulenza presso il Servizio di Fisioterapia dell’Ospedale Pediatrico Meyer - fisioterapia@meyer.it



Prof. Alain Gilbert
PARIGI Institut de la main.6 square Jouvenet - 75016 - Paris - France .www.institutdelamain.com; gilbert@gsante.fr; agilbert@wanadoo.fr;
www.obstetricalpalsy.net
ROMA Casa di cura Quisisana : tel. 0680958342

Dr. Piero Raimondi
MILANO: Policlinico Multimedia – Castellanza
Tel: 0331 393203- Studio : 02 76002122
pieroraimondi@tin.it;
www.obstetricalpalsy.net
ROMA Casa di cura Quisisana- Tel. 0680958342



Dr. Filippo Senes
GENOVA, Ospedale Pediatrico G. Gaslini – Reparto Ortopedia I
filipposenes@ospedale-gaslini.ge.it; tel studio 010 312 331
Casa di Cura Villa Serena- P.zza G. Leopardi, 18 Genova
CALABRIA Consulenze con sede regione Calabria tel. 348 2259500

TORINO
Dott. Battiston . Dott. Bruno Battiston - Unità di Microchirurgia Azienda Ospedaliera Città della Salute e della Scienza di Torino Presidio C.T.O. - Via Zuretti 29 - Torino Tel. Centralino: 011 6933111 plessobrachiale@microchirurgiatorino.it



MONZA
- Ospedale San Gerardo - Monza- Prof. Massimo Del Bene
Multimedica - Castellanza (VA)

LEGNANO
Ospedale Civile di Legnano - Prof. Maurizio Petrolati

BRESCIA
Ospedali Civili di Brescia - Prof. Brunelli

SIENA
Azienda Ospedaliera Università Senese - Siena - Prof. Alessandro Zalaffi
ao-siena.toscana.it@pec.it
CENTRO UNICO PRENOTAZIONI (C.U.P.)
Tunnel d'ingresso
Orari di apertura al pubblico: dal lunedì al venerdì, 8.00 - 18.00
sabato: 8.30 - 13.00
Tel. 0577 767676


FIRENZE Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi - Firenze- Prof. Massimo Nigi

ROMA
Azienda Ospedaliera San Camillo - Roma- Prof. Nicola Felici


MI FACCIA SAPERE
federica gismondi

 

 

Messaggio inviato il 22/11/2012

Per ora assumo efferalgan 1 volta al giorno quando comincio a sentire dolore, di solito verso sera (se riesco cerco di farne a meno). Il tutore per ora mi da molto fastidio ma forse anche per colpa dei tagli che mi hanno dovuto fare durante l'intervento: sono 2 lunghi circa 9 cm l'uno, uno sul gomito l'altro nella parte opposta. Per ora sono a casa da scuola ma appena mi fanno meno male i riprendo. Non riesco ad utilizzare l'automobile e nemmeno afferrare il mouse del computer.
Grazie per l'attenzione

Spero che il dolore si attenui presto e che sia possibile riprendere la vita di tuttii giorni. Mio figlio Andrea si sottoporrà allo stesso intervento il 20 dicembre.
Invio i migliori auguri di pronta guarigione e di recupero . Grazie.
Federica

 

 

Messaggio inviato il 20/11/2012

Ciao a tutti. Sono un ragazzo di 19 con paralisi ostetrica (lesione dei nervi c5-c6). Sono stato operato il 15 novembre presso l'ospedale gaslini (Dr Senes), per poter aumentare da distensione del braccio (che comunque riuscivo ad utilizzare abbastanza bene). La distensione era circa del 75%.
Operazione: Resezione parcellare dell'olecrano. Ora ho un tutore al braccio dotato di elastico per distenderlo maggiormente(24h/24h). Il dolore è intenso ma cerco di resistere nella speranza di un notevole miglioramento. Tra 50 giorni torno per un controllo e forse per rimuovere il tutore (che comunque dovrò portare di notte per 6 mesi). Vi farò sapere.

Grazie dell'informazione ;
vorrei sapere se assumi farmaci per il dolore e quali; e poi vorrei capire se il tutore ti dà molto fastidio o se ti consente di fare una vita normale come andare a scuola ecc.
Grazie
federica

 

 

Messaggio inviato il 03/11/2012

Carissimi amici,
lunedi 29 ottobre sono stata in commissione sanità presso la Regione Liguria a seguito della richiesta che avevo inoltrato per sollecitare l’intervento della Regione stessa e dell’Assessore alla Sanità in merito alla lista d’attesa operatoria presso l’ortopedia del Gaslini. L’audizione, di cui allego la relazione letta ,si è conclusa con un’assunzione di responsabilità da parte della commissione che ha deciso di fare un emendamento al piano sanitario che andrà in discussione in consiglio regionale a breve per prevedere l’assunzione di n. 3 medici presso il reparto di ortopedia in modo da abbattere la lista d’attesa che non riguarda soltanto i bambini affetti da paralisi ma tutti i pazienti che necessitano di operazioni per curarsi che non siano urgenti.
Da quella sede io sono uscita convinta che era la volta buona viste le affermazioni fatte dai commissari e l’impegno assunto con determinazione dagli stessi
Stò attendendo conferma circa l’emendamento che mi auguro trovi consenso in consiglio regionale.
Se non riusciremo in questo modo dovremo cercare di stimolare il raggiungimento degli obiettivi attraverso i mass-media.
Vi ringrazio molto per l’aiuto.
In allegato troverete la mia relazione; sono 9 pagine ma dovevo argomentare bene in una sede così importante.
Incrociamo le dita.
A presto .Federica

 

 

Messaggio inviato il 20/10/2012


CARISSIMI AMICI,
VOLEVO INFORMARVI CHE NON SONO PIU' CONTATTABILE ALL'INDIRIZZO federica.gismondi@provincia.alessandria.it, IN QUANTO HO PERSO IL LAVORO E L'ACCOUNT VERRA' CHIUSO.

SONO CONTATTABILE ALLA POSTA DEL SITO
info@paralisiostetrica.org

ma se non rispondo vuol dire che ci sono dei problemi e potete scrivermi a gismondiff@libero.it

oppure potete telefonarmi al 3408963170

A PRESTO
FEDERICA GISMONDI

 

 

Messaggio inviato il 09/10/2012

Buongiorno a tutti, sono l'avv. Laura Antonini di Roma, volevo ringraziarvi per aver pubblicato nella bacheca uno dei nostri successi giudiziari, (sent. n. 1805 del 2009). Ebbene siamo riusciti a vincire la causa contro il Policlinico Gemelli nonostante il CTU non avesse riscontrato la responsabilità dei sanitari intervenuti. Ormai sono anni che ci occupiamo di paralisi ostetrica, in quanto noi stessi (la mia famiglia) è stata vittima di questo errore medico,e siamo disposti ad aiutare chiunque voglia essere consigliato o seguito. Un saluto la mia emai antonini.laura@tiscali.it 3391113264

 

 

Messaggio inviato il 09/10/2012

BUongiorno Sig.ra Federica Gismondi,
Le scrivo perchè il mio fidanzato che ha 30 anni soffre di paresi ostretica al gomito dalla nascita, volevo chiederle se ci sono operazioni che possono aiutarlo a stendere il braccio e se si quali centri specializzati possiamo contattare.
Grazie per la cortese attenzione.


Gentilissima,
la invito a leggere la pagina del sito riferita ai centri di cura; a questi va aggiunto anche il CTO di Torino :
Dott. Bruno Battiston Primario Reparto di Traumatologia MuscoloScheletrica - Unità di Microchirurgia Azienda Ospedaliera Città della Salute e della Scienza di Torino Presidio C.T.O. - Via Zuretti 29 - Torino
Tel. Centralino: 011 6933111
I pazienti possono accede tramite servizio pubblico c/o l' ambulatorio di Microchirurgia oppure possono contattarci per informazioni via Email: plessobrachiale@microchirurgiatorino.it
Mi tenga informata
Federica Gismondi

 

 

Messaggio inviato il 09/10/2012

CARISSIMI ,
VI COMUNICO CHA ABBIAMO OTTENUTO UNA PICCOLA VITTORIA: NELLA LETTERA ALLEGATA, IN RISPOSTA ALLA RICHIESTA D'ACCESSO AGLI ATTI PRESENTATA DALLA NS ASSOCIAZIONE , TROVERETE CHE LA REGIONE LIGURIA HA ACCONSENTITO A FAR ASSUMERE UN MEDICO (SU 3 RICHIESTI DAL GASLINI ALLA FREGIONE) IN PIU' PER IL 16 DI NOVEMBRE NEL FEPARTO DI ORTOPEDIA.
DOBBIAMO QUINDI INSISTERE .

NELLA RISPOSTA CHE MI E' STATA INVIATA VI SONO MOLTE INCONGRUENZE E TRA QUESTE:
-SI SCRIVE CHE NEL 2011 SONO STATI OPERATI 1340 BAMBINI DI CUI 730 PROVENIENTI DA FUORI REGIONE ; QUESTO SIGNIFICA CHE PER LA REGIONE LIGURIA LA CURA DI QUESTI BAMBINI NON E' SOLO UN COSTO PURO , MA E' UNA PRODUTTIVITA' PERCHE' LE REGIONI DI PROVENIENZA PAGANO IL SERVIZIO SANITARIO DELLA LIGURIA
- NELL'ULTINA PAGINA C'E' SCRITTO CHE SONO SPIACENTI MA NON CONOSCONO IL NUMERO DEI PAZIENTI CHE HANNO IN CURA E STANNO ASPETTANDO DI ESSERE CONTATTATI; STANNO FACENDO UN RECALL DAL 2008; CIO' E' GRAVISSIMO ! NON HANNO GARANTITO L'APPROPRIATEZZA DELLE CURE.
- FACCIAMO QUINDI UN IPOTESI : SE NELLA LISTA D'ATTESA RIMANGANO , SUPPONIAMO, CIOE' NON VENGANO SOTTOPOSTI A INTERVENTO CHIRURGICO IL 30% DEI PAZIENTI , SE NEL 2011 SONO STATI OPERATI 1340 BAMBINI, NE SONO RIMASTI FUORI PIU' DI 400, CHE DAL 2008 AD OGGI FANNO CIRCA 1600.
- NELLA RISPOSTA MI SI PROPONE DI ANDARE A SFOGLIARE I FALDONI NEL RISPETTO DELLA PRIVACY, ( E COME FANNO? MI BENDANO?) PER CONTARE AL POSTO LORO QUANTI BAMBINI ASPETTANO DI ESSERE CURATI E CIOE' DI VENIRE AIUTATI , DI SOFFRIRE UN PO' MENO PER LA LORO PATOLOGIA NON SOLO DAL PUNTO DI VISTA FISICO MA ANCHE PSICOLOGICO.

TUTTO QUESTO VORREI DIRLO POI IN AUDIZIONE PRESSO LA COMMISSIONE SANITA' DELLA REGIONE LIGURIA DI CUI LA DATA APPROSSIMATIVA DOVREBBE ESSERE IL 23 OTTOBRE

VI ALLEGO LA LETTERA E IL BELLISSIMO ARTICOLO USCITO OGGI SU LIBERO CHE, DANDO SPAZIO ALLA NOSTRA RICHIESTA , CI AIUTA MOLTO PER OTTENERE RISULTATI A FAVORE DI TUTTI I BAMBINI CON PATOLOGIE ORTOPEDICHE

MI E' STATO COMUNICATO INVECE CHE SU AVVENIRE USCIRA NON QUESTO GIOVEDI MA IL PROSSIMO .

VI FACCIO SAPERE

GRAZIE A TUTTI
FEDERICA

 

 

Messaggio inviato il 07/10/2012

salve dott gismondi
sn un ragazzo di 25 anni
ho una paresi ostetrica dalla nascita al braccio sinistro
volevo farle una domanda ...
vorrei rinforzare il braccio sinistro ..andando in palestra ..vorrei sapere se potrei avere dei risultati
mi spiego meglio ..voglio farlo diventare muscoloso ..è possibile ..
anche avendo una paresi ..il muscolo crescerebbe normalmente ????
nn avrei nessuno impedimento??
saluti

Salve, non sono un medico...; le rispondo per esperienza: la palestra non può che farle bene ..in merito alla muscolatura deve farsi consigliare un programma di esercizi specifico che, graduando lo sforzo, permetta al tessuto muscolare di diventare più consistente supplendo eventualmente alla muscolatura che ancora non è funzionale ; le faccio presente che quando manca lo stimolo nervoso il muscolo non viene attivato; altri muscoli possono supplire parzialmente alla funzionalita e questi muscoli attivi possono essere rinforzati con l'esercizio fisico.
Se la paralisi ostetrica glielo consente , si rivolga ad una palestra con tecnici affidabili che possano consigliarla bene sull'attività fisica più adatta a lei.
Mi faccia sapere come va
Federica Gismondi

 

 

Messaggio inviato il 06/10/2012

CARI AMICI VOLEVO INFORMARVI CHE MARTEDI 9 OTTOBRE IL QUOTIDIANO "LIBERO" PUBBLICA UN ARTICOLO SULL'ASSOCIAZIONE E SU TUTTE LE PROBLEMATICHE CONNESSE ALLA TERAPIA CHIRURGICA PRESSO L'OSPEDALE GASLINI .

FEDERICA GISMONDI

 

 

Messaggio inviato il 06/10/2012

CARI AMICI VOLEVO INFORMARVI CHE MARTEDI 9 OTTOBRE IL QUOTIDIANO "LIBERO" PUBBLICA UN ARTICOLO SULL'ASSOCIAZIONE E SU TUTTE LE PROBLEMATICHE CONNESSE ALLA TERAPIA CHIRURGICA PRESSO L'OSPEDALE GASLINI .

FEDERICA GISMONDI

 

 

Messaggio inviato il 06/10/2012



Gentilissimi amici,
volevo informarvi che mi stò muovendo per avere soluzioni alle problematiche del Gaslini circa la lista d’attesa (il fax per l’intervento di mio figlio con prescrizione del 3 intervento è datato giugno 2010 e che verrà finalmente operato il 20 dicembre ). In sintesi tento di spegare il problema:

CHIRURGIA PRIMARIA DEL NEONATO PLESSO LESO
Attualmente per la chirurgia primaria della riparazione del plesso brachiale dei neonati , prevede una lista d'attesa di 7 mesi perchè le operazioni che possono essere effettuate nel reparto di ortopedia sono solo 2 al mese; in carica infatti vi sono solo 10 medici ma uno solo ha l'esperienza e la competenza per effettuare queste operazioni. Inoltre il problema nasce dal fatto che , nonostante il gaslini esegua chirurgia ortopedica di alta specialità, la sala operatoria è disponibile solo una volta alla settimana per le operazioni urgenti dei neonati plessolesi ( si tratta d'interventi chè durano molte ore anche più di 7 ) In questo momento sono in attesa circa 15 casi di neonati; chi non conosce questa patologia (come appunto il direttore sanitario del gaslini ) ha detto che sono pochi casi. Si consideri anche che ogni anno ci sono 1000 nuovi casi e che il 20% arriva al Gaslini , facendo slittare , giustamente , la lista dei bambini che attendono interventi di chirurigia secondaria

CHIRURGIA SECONDARIA DEI RAGAZZI PLESSO LESI SINO A 18 ANNI
Attualmente i casi di chirurgia secondaria, come mio figlio che aspettta da più di 2 anni la 3° operazione, sono più di 400 casi, sempre perchè c'è una sola sala.
Allego il fax in cui si prescriveva l'intervento ; come si potrà vedere è del giugno 2010. Ora è previsto l'intervento per il 20 dicembre 2012 ( mio figlio è del '95 e quindi nel 2013 avrà 18 anni)

Mi risulta che è stata ultimata una nuova sala ma il gaslini non spende per attivarla con medici e infermieri.

Faccio presente che potrebbe essere utile trasformare l'unità semplice di chirurgia della mano del Gaslini in cui opera il Dott Senes , (specialista di paralisi ostetrica ed ormai tra i pochi che operano in ospedali pubblici con grande esperienza ), in una unità dipartimentale distaccata senza costi aggiuntivi in cui il dottore potrebbe avere un pò più di autonomia nella gestione della lista della sala operatoria per la primaria e secondaria della paralis ostetrica.

Sono stata contattata da altre 2 associazioni che si occupano di patologie ortopediche e mi risulta che i casi in lista d'attesa di tutta l'ortopedia per interventi chirurgici sono circa 1470.

Allora ho scritto una prima lettera al Direttore Generale del Gaslini a cui non ho avuto alcuna risposta ; quindi ho attivato la procedura di accesso agli atti per conoscere le liste d'attesa del Gaslini e ho fatto una anche richiesta di audizione alla Commissione sanità della Regione Liguria di cui è Presidente il Dott. Quaini che ha presentato in consiglio regionale un'interrogazione sui tempi d'attesa . (allego lettera di accesso agli atti, richiesta di audizione , articolo di genova 24 dell’interrogazione del Consigliere regionale Dr. Quaini)
Quando avrò le risposte ve la farò avere e chiedo per favore a chi abita vicino alla Liguria, a Genova , se può partecipare.

Allego anche le linee guida della Regione Liguria: come si potrà leggere il tempo massimo è di 12 mesi di lista d'attesa.


Tutto questo è per incrementare il personale dell' reparto di ortopedia del Gaslini di Genova e ritengo vada a favore di tutti i bambini con patologie diverse dalla p.o. che necessitino di interventi chirurgici ortopedici di alta specialità (a cui aspirano pazienti da tutt'Italia).

Per questo vi chiedo di fare attenzione e di verificare se fra le vostre conoscenze c’è un giornalista che possa fare un ‘intervista anche telefonica al Dott. Quaini in modo da sostenerlo pubblicamente; il numero del Dr. Stefano Quaini cell 3455716839


Scusate se mi dilungo troppo ma volevo informarvi che stiamo realizzando un progetto sulla prevenzione della paralisi ostetrica in collaborazione con l' Ospedale SS. Antonio e Biagio di Alessandria : questo progetto nasce da uno studio relativo alla situazione che si viene a creare nella fase espulsiva del neonato: sembra infatti che se la madre viene fatta mettere nelle fasi del parto in certa posizione da seduta, con un famoso sgabello olandese, anzichè coricata , il bambino che si presenta di spalla si sposta e si mette nella posizione corretta ( il famoso parto con distocia che se è estratto male senza le giuste manovre per farlo girare viene lesionato al plesso brachiale) .
Questa pratica di parto con sgabello olandese sembra consenta anche una velocizzazione della tempistica del parto.
Allego anche il prototipo scelto dalla Dott. ssa Trifoglio dell 'Ospedale di Alessandria che è formatrice nei corsi per la paralisi ostetrica con il manichino di partoriente.
Ho cercato di essere il più sintetica possibile : la prevenzione da lesioni da parto deve assolutamente essere perseguita , soprattutto in un momento come questo dove il blocco del tourn over , cioè il blocco delle assunzioni in ospedale con riduzione del personale stà portando ad un aumento del rischio di errori in sanita,soprattutto in sala parto.
Siamo in attesa di reperire i fondi per attuare il progetto per fare anche uno studio delle dinamiche del parto con lo sgabello da parto ( a cura dell'ospedale SS. Antonio e Biagio , reparto di Ginecologia) finalizzato alla redazione di specifiche linee guida da presentare al Ministero della Salute
Vi prego di aiutare se potete questa iniziativa dell'Associazione : ho fatto richieste di finanziamenti alla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria ed alla Fondazione Cassa di Ripsarmio di Torino .
Provvedrò a inviare ricevuta da scaricare completamente nelle tasse destinata a
APOS – O.N.L.U.S.
Via Ercole 35/41 Felizzano (AL) - C.F. 96036520060

Banco Posta Agenzia di Felizzano (AL) – Codice IBAN: IT55 P 07601 10400
Conto corrente postale n. 000060304201

Vi allego una sintesi descrittiva del progetto
Grazie


Federica Gismondi
Presidente Associazione APOS
3408963170

 

 

Messaggio inviato il 29/09/2012

Voglio rispondere a J.
Mi chiamo Tiziana ed ho un super bellissimo figlio di 10 anni con una p.o.
Anche lui da 3 mesi fino a 6 anni a fatto fisioterapia alle 8 di mattina, e questo significava alzarlo tutti i giorni alle 6.30, fagli fare colazione e metterlo in macchina per arrivare puntuale al centro e poi subito di corsa a scuola. E' stato un forte sacrificio, mio, di mio marito, ma soprattutto suo. In questi 6 anni di terapia ha recuperato tanto, anzi tantissimo. E' stato sottoposto alle più tremende torture tra terapia, nuoto, bendaggi funzionali, ecc., torture che gli hanno ridato una mobilità accettabile del braccio.
E' vero, Mattia molte cose non riesce a farle, come ad esempio non riesce ad alzarsi bene le mutandine. Lui ci prova, ci prova e ci prova ancora, ma non riesce gli rimangono sempre arrotolate, ma lui è contento così. Non riesce ad estendere completamente il braccio, non riesce ad alzare il braccio dietro la testa se non aiutato dal sinistro, ed altre cose, ma ripeto lui è felice così.
Lo sport che più gli piace al mondo è Karate, ed è cosciente che ogni volta che combatte contro i normodotati non riuscirà mai a vincere una gara, ma lui è felice così.
Io ed il padre gli abbiamo sempre parlato del suo difetto e lui lo ha sempre accettato. Corre, gioca a calcio con i compagni di classe, ha imparato ad andare in bici, si arrampica sugli alberi, insomma conduce la sua vita "NORMALE" come tutti i bambini della sua età.
Per me, per la mia famiglia, per tutti, Mattia è un bambino normale, con un difetto al braccio, ma è normalissimo.
Anche io avevo, ho ed avrò paura che cadendo si possa fare del male, ma non posso sostituirmi a lui, anche se lo farei molto volentieri.
Quanti momenti bui ho avuto...........tantissimi e tanti ancora ne avrò, ma poi mi basta guardare mio figlio e tutto mi passa, il suo sorriso, la sua voglia di fare, la sua supernormalità e la sua volgia di affrontare le difficoltà della vita.
Ha voluto partecipare, senza che nessuno lo obbligasse, ad una competizione per diversamente abili ed ha vinto la sua prima medaglia d'oro, era super felicissimo ed alla fine mi ha detto: "Mamma io ho un difetto al braccio, ma sono felice così".

 

 

Messaggio inviato il 28/09/2012

salve sono la mamma della piccola F. di soli 19 mesi che è affetta di paralisi ostetrica al braccino destro. volevo solo dire che io sono pienamente d'accordo con Susanna e mi dispiace tantissimo dell'umore di J. e della mamma di Nicole ma le posso capire benissimo perchè anche io fino a 3-4 mesi fa ero sempre arrabbiata col mondo e ci stavo malissimo nel vedere mia figlia con questo suo piccolo deficit,doverla svegliare ogni Santo giorno alle 8 per portarla al centro a fare fisio, vedere che non riuscisse ad alzare il braccino pienamente o che se solo volesse battere le mani(gesto facilissimo da fare per tutti i bimbi)debba fissare il braccio destro e muovere solo il sinistro. sono stata malissimo per tanti mesi e nonostante sia mio marito che la mia psicologa mi dicessero di stare calma e tranquilla e di essere felice perchè la Mia cucciola aveva solo un piccolo deficit io non riuscivo a pensare ad altro che al suo braccino e al sentirmi in colpa pensando che tutto fosse stato causato per qualche mio errore. Poi un giorno ho capito che stavo sbagliando tutto,che non mi stavo vivendo a pieno mia figlia , che mi stavo perdendo i passaggi più importanti della sua vita. è vero il deficit ce l'ha ancora e non penso ci sia modo per migliorarlo al 100%,fa ancora fisio tutti i giorni alle 8,ma ora è il centro della mia vita,(beh anche prima lo era solo che io essendo sempre triste non me la vivevo a pieno perchè pensavo sempre e solo che avesse questo braccio mal funzionante e mi davo delle colpe che non avevo), dedico il mio tempo a lei ci gioco , le parlo, le insegno le cose,rido con lei , ma la cosa più bella è che sono FIERA di mia figlia perchè anche se per me è bellissima è una bimba allegra,vivace e già da piccola è stata in grado di darmi ma soprattutto di darsi la forza di andare avanti , lei ha combattuto e cambatte ancora per migliorare,ha una bella grinta ed io non le faccio pesare nulla anzi la incoraggio a fare sempre di più. cerco di non essere mai triste quando c'è lei ,perchè a noi mamme vengono sempre dei momenti di tristezza perchè in fondo anche noi abbiamo sofferto tantissimo con dei parti "disgraziati" ,ma ringrazio Dio ogni giorno perchè mia figlia è VIVA e cresce giorno per giorno e fa le cose "NORMALI" come tutti i bimbi ed io la Amo più della mia stessa vita. Ed è per questo che vi do questo consigli sia a J. che alla mamma di Nicole i momenti bui ci sono sempre nella vita ma noi dobbiamo dare coraggio ai nostri figli noi siamo le loro fondamenta e se sbagliamo qualcosa loro ne risentiranno da grandi. siate fiere delle vostre figlie amatele a pieno per quello che sono e non per quello che vedete.

Molte grazie.
Federica Gismondi

 

 

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NEWS

23/12/2024

VIDEO RIABILITAZIONE PARALISI SOTETRICA

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